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Una scultura di Ercole non danneggiata viene ritrovata a Roma durante i lavori di riparazione di una rete fognaria.

Lo scavo ha raggiunto una profondità di oltre 20 metri ed è stato supervisionato dall’archeologa Federica Acierno.
Un’antica statua di marmo raffigurante Ercole ha sorpreso una squadra di archeologi che scavava nella zona sud della città dopo il crollo di una tubatura durante i lavori di riparazione di un sistema fognario nel Parco Scott a Roma. La statua, la cui origine esatta sarà determinata da ulteriori ricerche, è a grandezza naturale e presenta gli elementi distintivi di Ercole: una clava e un leonte, una pelle di leone che copre la testa, hanno confermato le fonti del parco archeologico dell’Appia Antica.
La scoperta è avvenuta dopo diverse settimane di scavi, “completamente privi di interesse archeologico”, ha sottolineato l’ambiente archeologico nei suoi profili sui social media.
“L’area, pregevole dal punto di vista naturalistico, è anche una “zona” di interesse archeologico: non siamo infatti lontani dalla tomba di Priscilla al secondo miglio della Via Appia Antica”, si legge nel messaggio pubblicato sui social media a proposito di questo famoso viale, uno dei più importanti della Roma imperiale, in quanto collegava la capitale al porto di Brindisi sul mare Adriatico.
Lo scavo ha raggiunto una profondità di oltre 20 metri ed è stato supervisionato dall’archeologa Federica Acierno.
Questa settimana un altro scavo archeologico a Roma ha portato alla luce diversi reperti antichi, tra cui un busto maschile in marmo del II secolo d.C.. C., una strana moneta del 700 e un anello di bronzo con un monogramma del VI secolo che era stato sepolto davanti alle terme di Caracalla. I lavori che hanno iniziato a stabilire le origini della Via Appia hanno portato alla luce anche frammenti di vetro e ceramica, alcuni dei quali decorati, oltre a resti di un’anfora, una colonna iscritta, antichi giochi da tavolo e mosaici.

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